sabato 17 luglio 2010
Venerdì, 16 luglio 2010
Giorno 11: sette gechi sul soffitto.
La giornata è densa, perchè prevede un lungo giro nella parte centro-nord di Bali, attraverso le valli coltivate a riso. In effetti lo spettacolo è davvero meritevole: il fianco delle dolci colline è scolpito da tante piccole terrazze. Terrazze confinanti sono spesso in diversi stadi della coltivazione: alcune sono solo allagate, in altre sbucano i fuscelli, altre ancora contengono piante già mature o solo i resti della raccolta. La lavorazione del riso è quasi interamente manuale: i contadini stanno scalzi e chini nell'acqua a rimuovere le erbacce o arano aiutandosi unicamente con un bovino, e portano davvero il cappello di paglia tondo a punta che si vede nei cartoni animati.
Qui non si butta via niente: le erbacce e i resti della lavorazione vengono raccolte in grosse fascine (legate belle strette, non come le nostre dopo la potatura dell'oleandro) e trasportate dalle donne sulla testa, oppure caricate in modo mirabolante sui motorini.
Torniamo in albergo nel tardo pomeriggio, e troviamo sei gechi sul soffitto della nostra veranda, quattro sul soffitto del "bagno" ed un altro ancora a razzolare sul pavimento. Secondo la nostra guida questo significa grande fortuna (ne basterebbero sette)! Ma noi ne eravamo già convinti.
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