domenica 23 agosto 2009

18 agosto, martedi'

Abbiamo girato il gran canyon in lungo e in profondo, non in largo ... ci sarebbero servite le ali! Stamattina levataccia per arrivare di buon ora nel parco. Lungo il percorso sul contachilometri scattano le 3000 miglia.
Dopo il belvedere automobilistico ci accingiamo ad affrontare la profondita' del canyon. Siamo un po' titubanti, perche' a differenza delle passeggiate sulle nostre montagne, nel canyon prima si scende e poi si sale. Non conosciamo bene i nostri limiti in questa situazione, per di piu' i ranger hanno tappezzato il parco con cartelli che raccontano di turisti che si sono sopravvalutati e poi sono morti per disidratazione. Partiamo quindi pronti per ogni evenienza. Del nostro equipaggiamento fanno parte: 3 litri di acqua a testa, cappello, crema solare, occhiali da sole, k-way, pane. La nostra passeggiata e' durata in tutto 2 ore. Con un po' di terrorismo in meno avremmo puntato alla meta successiva. Visto che non siamo troppo stanchi facciamo anche una parte della passeggiata in costa che si rivela piu' spettacolare e meno faticosa. Per apprezzare quella in profondita' bisogna arrivare ben oltre il punto in cui ci siamo fermati noi. Concludiamo con un bel tramonto a mohave.
Uscire dal parco nel buio piu' totale non e' semplice, sia per colpa del navigatore che cerca di farci attraversare il campeggio, sia perche' di notte anche l a strada torna ad essere territorio degli animali.

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